Il ruolo del Saluto

Il saluto non è solo un elemento coreografico ma è un vero e proprio esercizio; anzi è l’esercizio più importante dell’addestramento, Infatti è la tecnica eseguita più volte nel corso di una lezione.

E’ un esercizio di meditazione  e come tale serve a sradicare schemi mentali negativi e ad assumerne di positivi. Vediamo quali... 

 

 

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Saluto e rispetto

 Il saluto non è solo un modo per manifestare il proprio rispetto, ma anche il modo per far sorgere tale aspetto mentale attraverso l’esecuzione consapevole di un movimento.

Ogni volta che si esegue il saluto si riconosce qualcosa di più grande di se, qualcosa di più importante: il maestro, i compagni, la pratica, il luogo di allenamento.

Il rispetto per questi oggetti non è innato; il saluto è l’esercizio per far sorgere questo aspetto mentale.

All'inizio e alla fine della lezione

All’ inizio e alla fine delle lezioni si eseguono delle prostrazioni. La prostrazione consiste nel porre il capo a terra, ai piedi di qualcun altro. Ripetendo in modo consapevole questo gesto si abbassa il proprio orgoglio.

L’orgoglio porta a ritenersi infallibili, perfetti, al di sopra di tutto, e il progresso nella sola tecnica può anche alimentare questo aspetto negativo!

Il primo effetto dell’orgoglio è l’ira. Chi si ritiene superiore non accetta di essere contraddetto e può arrivare a voler distruggere ciò che non si conforma alle sue idee. Chinando il capo a una divinità, a un’etica di comportamento, a chi ci ha insegnato, si abbassa l’orgoglio evitando che diventi arroganza. Si dice che chi pratica arti marziali ha auto controllo, il saluto è l’esercizio per svilupparlo.

Al Maestro e all'insegnante

Si esegue un saluto ogni volta che si rivolge la parola al proprio Maestro o all'insegnante. E’ importante ricordare che ciò che impariamo lo dobbiamo alla gentilezza di chi ci insegna.

E’ facile cadere nell'errore di pensare che il Maestro tragga vantaggio dal ricevere inchini ed altre manifestazioni di apprezzamento, ma la sua abilità sia come insegnante sia come praticante non verrà aumentata. L’unica cosa che può succedere è la gratificazione del suo ego… e questo non è un vantaggio.

 

In ultima analisi è l’allievo stesso a trarre beneficio dal rispetto per il proprio insegnante, poiché sarà più attento alle istruzioni, le ricorderà meglio accelerando quindi i tempi di apprendimento.

Il saluto tra praticanti

Si fa il saluto ai compagni di allenamento prima di eseguire degli esercizi con loro o prima di combattere. Questo serve a ricordarsi di aver cura di loro, a ricordare la loro importanza .

Senza compagno non potremmo allenarci, non potremmo imparare a mettere in pratica le tecniche.

Anche in questo caso il beneficio maggiore non è per chi riceve il saluto ma il praticante stesso, poiché si proteggerà dall'orgoglio e dall'arroganza. Non sarà invidioso dei compagni più bravi, e potrà persino trarre ispirazione da loro.   Offrirà sempre un valido confronto a chi combatte con lui, e si potrà innescare un gioco di continuo superamento reciproco che porta a migliorare continuamente.

Il saluto alla pratica

Prima di eseguire una forma si pronuncia il nome o il numero di quella forma, come dire “so cosa sto facendo”.  Si esegue un saluto per prendere l’impegno a rimanere focalizzati.

Rispettare la pratica porta ad allenarsi con cura, a ricordare le forme e i movimenti e a cercare di eseguirle con maggiore precisione. Aiuta a superare i momenti di pigrizia, i momenti difficili in cui ci sono ostacoli alla pratica (infortuni, impegni di lavoro o di famiglia). Se consideriamo importante la nostra pratica saremo disposti a superare tutte le difficoltà che incontreremo.

 

Le arti marziali nascono come tecniche di combattimento, e gli strumenti di “lavoro” in origine erano armi.

 Il samurai che si inchinava alla propria spada sapeva bene che quello strumento non solo gli avrebbe salvato la vita ma era anche il mezzo per eseguire il volere del suo Signore. Un esempio riportato ai giorni nostri, forse dissacrante, è la preghiera al fucile fatta dalle reclute nel film Full Metal Jacket.

Il saluto al luogo

Prima di entrare ed uscire dal luogo dell’allenamento si esegue il saluto al luogo. Se in passato il luogo di allenamento poteva essere la casa del proprio Maestro o un Tempio oggi è una palestra in cui si svolgono diverse attività, ciò nonostante il saluto al luogo ha la sua importanza.  

 

Rispettare il luogo di allenamento porta ad averne cura rendendo l’ambiente piacevole, e cosa più importante,  induce anche a prestare attenzione al proprio comportamento almeno mentre ci si trova in quel luogo. 

Conclusioni

Con gli anni gli aspetti mentali che il praticante si sforza di mantenere durante la lezione diventano naturali e lo accompagneranno anche al di fuori dei momenti di pratica.

Il rispetto che mostra al proprio Maestro lo potrà avere per tutti coloro che gli insegnano o gli hanno insegnato qualcosa.

Il rispetto che ha per i compagni di allenamento lo avrà per colleghi ed amici.

Il rispetto per il luogo di allenamento diventerà cura per l’ambiente in cui vive.

Anche questo è portare la pratica nella vita quotidiana. 


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